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Davi, Uisp: "La conoscenza non deve essere un privilegio"

"E' essenziale promuovere l'innalzamento degli standard formativi e valorizzare le migliori energie e creative": parole del presidente Giorgio Napolitano, pronunciate due giorni fa a Bologna. Concetti illuminanti sul ruolo dell'istruzione pubblica alla vigilia della mobilitazione di sabato 12 marzo.

Qual è il contributo dell'Uisp alla giornata di domani? Come mettere al centro di un'associazione sportiva i temi della conoscenza? Lo abbiamo chiesto a Massimo Davi, responsabiile nazionale formazione Uisp. "Il verbo "inculcare", usato dal premier, mi ha lasciato molto perplesso: in educazione questo verbo non esiste perchè quello educativo è un processo bilaterale. Per questo motivo, ad esempio, noi dell'Uisp abbiamo smesso da qualche anno di uusare la parola istruttori per i nostri quadri tecnici e abbiamo adottato quella di 'educatori', più adatta a descrivere una circolazione di valori e non un trasferimento meccanico di nozioni. Circolazione e trasmissione di valori, quindi competenze di tipo tecnico ma anche metodi, meccanismi relazionali e consapevolezza che al centro del processo educativo ci sono persone che si confrontano. Sono entrambi soggetti attivi, sia il docente sia il discente Il meccanismo di apprendimento è relazionale".

L'idea di educazione è in crisi?
"Forse lo è un certo sistema educativo. Non sono affatto convinto che l'educazione sia in crisi, anzi. Proprio per questo l'Uisp dà il suo contributo. L'Uisp non è una scuola, non è un ente di formazione di primo grado. La nostra modalità formativa consiste nell'assumere alcuni valori, come la solidarietà e la socialità, e renderne partecipi i nostri educatori di sportpertutti, a tutti i livelli e in ogni attività".

Quale sarà il contributo dell'Uisp alle manifestazioni del 12 marzo?
"Sicuramente in molte piazze ci saranno anche le bandiere Uisp. La nostra risposta più significativa, come al solito è il 'fare': per questo risponderemo con l'incontro finale degli educatori del progetto 'Lampi e impronte' che dopo un ciclo di formazione che è durato cento ore, si ritroveranno a Roma, proprio sabato 12 e domenica 13 marzo. Parteciperanno un centinaio di educatori Uisp da tutta Italia. La nostra sfida, da sempre, è di tipo culturale: siamo e saremo sempre al fianco di coloro che pensano che la diffusione del sapere è un fatto positivo. Non può essere circoscritto ad una casta".
(I.M.)